Il panorama del diritto dell’insolvenza è stato profondamente trasformato dall’introduzione del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14). Questa riforma legislativa, aggiornata dal Decreto Legislativo 17 giugno 2022, n. 83, ha introdotto un sistema unitario e coerente per affrontare le situazioni di crisi economica, sia per le imprese che per i consumatori.
Un aspetto particolarmente rilevante riguarda la disciplina del sovraindebitamento, ovvero quella condizione di difficoltà economica che rende un soggetto incapace di far fronte regolarmente alle proprie obbligazioni.
In questo articolo analizzeremo le principali novità introdotte dal Codice della Crisi in materia di sovraindebitamento, focalizzandoci sulle procedure applicabili e sulle categorie di soggetti ammessi.
Chi può accedere alle procedure di sovraindebitamento?
Il legislatore ha ampliato significativamente la platea dei soggetti ammessi alle procedure di sovraindebitamento. Oltre ai consumatori, possono oggi accedere anche:
- Professionisti e lavoratori autonomi: avvocati, commercialisti, ingegneri e altre figure professionali che svolgono un’attività lavorativa autonoma
- Imprenditori minori: soggetti che rispettano determinati requisiti dimensionali in termini di attivo patrimoniale e ricavi (art. 2, lettera d), D.Lgs. n. 14/2019)
- Imprenditori agricoli: coloro che esercitano un’attività agricola
- Startup innovative: le nuove imprese ad alto tasso innovativo.
Per gli imprenditori minori, il legislatore ha poi specificato la necessità di soddisfare, congiuntamente, alcuni requisiti:
a) un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore ad euro trecentomila nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di composizione della crisi da sovraindebitamento o dall’inizio dell’attività se di durata inferiore;
b) ricavi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro duecentomila nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di composizione della crisi da sovraindebitamento o dall’inizio dell’attività se di durata inferiore;
c) un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore ad euro cinquecentomila.
Procedure attivabili in caso di sovraindebitamento
Il Codice della Crisi prevede diverse procedure a seconda della situazione del debitore e delle prospettive di risanamento. Quali sono? Scopriamole insieme:
- Ristrutturazione dei debiti del consumatore (art. 67 e ss.): Consente al consumatore di proporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti, finalizzato al superamento della crisi.
- Concordato minore (art. 74 e ss.): Destinato agli imprenditori minori, professionisti e startup, consente di riorganizzare l’attività d’impresa e di soddisfare i creditori
- Liquidazione controllata (art. 268 e ss.): Procedura liquidatoria applicabile quando non sono possibili altre soluzioni, finalizzata alla vendita dei beni del debitore per soddisfare i creditori
- Esdebitazione (art. 283 e ss.): Consente al debitore di liberarsi dai debiti residui, a determinate condizioni
- Procedure familiari: i membri della stessa famiglia possono presentare un unico progetto di risoluzione della crisi da sovraindebitamento quando sono conviventi o quando il sovraindebitamento ha un’origine comune.
Sovraindebitamento: quali debiti possono essere regolati?
Le procedure di sovraindebitamento consentono di ristrutturare una vasta gamma di debiti, sia per i consumatori che per gli imprenditori minori. Possono essere oggetto di composizione:
- Debiti personali: mutui, finanziamenti, prestiti, cessioni del quinto, garanzie personali, debiti con l’Agenzia delle Entrate (IRPEF, tributi, contributi, ecc.)
- Debiti d’impresa: finanziamenti, mutui, prestiti, debiti commerciali, debiti tributari (IVA, IRAP, ecc.), contributi Inps.
Caratteristiche importanti:
- Flessibilità: le procedure offrono una grande flessibilità nella definizione dei piani di ristrutturazione, consentendo di soddisfare, anche parzialmente, i crediti dei creditori
- Tutela dei creditori privilegiati: pur consentendo una ristrutturazione dei debiti, le procedure tutelano i diritti dei creditori che vantano garanzie reali (ipoteche, privilegi) garantendo loro un pagamento almeno pari a quello che otterrebbero in caso di liquidazione
- Possibilità di esdebitazione: in alcuni casi, è possibile ottenere l’esdebitazione, ovvero la cancellazione dei debiti residui, per i debitori che non sono in grado di far fronte alle proprie obbligazioni.
In sintesi, le procedure di sovraindebitamento rappresentano uno strumento efficace per far fronte a situazioni di difficoltà economica, consentendo di riorganizzare i debiti e di trovare una soluzione sostenibile per debitori e creditori.